Quando e quanto portare a passeggio il neonato?

Ai giorni nostri molte ragazze diventano neo mamme e hanno a che fare con degli interrogativi che ciclicamente hanno pervaso qualsiasi donna divenuta madre. Molte di queste si confrontano con le proprie madri e in molti casi anche con le nonne; nella nostra società, però, è anche facile entrare in contatto con un numero incredibile di informazioni inerenti la salute del proprio piccolo, rintracciabili attraverso forum, social o sessioni di ricerche su internet. Tutto ciò permette a noi donne di ampliare il proprio concetto di crescita da un punto di vista strettamente tradizionale a uno più scientifico e consapevole, che esuli da qualsiasi superstizione o fobia nutrita da generazioni di inconsapevolezza. E una cosa fondamentale è il fatto che queste informazioni non solo siano facili e immediatamente raggiungibili, ma anche utili ai fini di un loro utilizzo nel pratico.

LE INFLUENZE DEL SOLE NELLO SVILUPPO INFANTILE

Solitamente le vecchie generazioni consideravano ai limiti della follia il fatto di passeggiare fuori da casa insieme al proprio neonato. A onor del vero tutti gli studi più recenti in materia di sviluppo infantile dimostrano che il sole ha un effetto benefico e positivo in vari aspetti della sua biologia. Quindi sfatiamo il mito delle permanenze, o meglio clausure successive al parto, dettate dal pensiero comune e “all’antica”.

QUANDO E COME USCIRE PER UNA PASSEGGIATA?

Nel caso di bel tempo è molto consigliata una passeggiata quotidiana insieme al pargolo nel parco sotto casa, ad esempio, non solo per il benessere di quest’ultimo, ma anche per quello delle giovani mamme che potrebbero sfruttare il momento sottoponendosi a delle sedute di fitness insieme al piccolo e approfittandone per buttare giù i chili di troppo, presi durante la gestazione. Un’occhio di riguardo naturalmente per l’abbigliamento del piccolo, quindi raccomandiamo di portare un berretto o una crema solare per bimbi se dovesse esserci una temperatura superiore indicativamente ai 23 gradi e un maglioncino o una coperta in più se dovesse arrivare improvvisamente il freddo.
Piove? Per fortuna, almeno in questo caso, la nostra società annovera tra le sue ultime trovate in fatto di aggregazione sociale i centri commerciali, nella maggior parte dei casi coperti e climatizzati. L’opportunità c’è anche in questo caso, ma bisogna fare attenzione ad alcuni dettagli: da evitare assolutamente il sabato pomeriggio o i momenti di grossa affluenza per due ragioni differenti; il piccolo sarebbe sottoposto ad uno stress acustico notevole e sicuramente più soggetto alla contrazione di virus o influenze.

QUANTO E’ BENE STARE FUORI CASA PER UN NEONATO?

Prendendo ad esempio quanto sostenuto prima, approfittando delle belle giornate per i periodi primaverili ed estivi, il beneficio prodotto dall’uscire per una passeggiata quotidiana è presente per le due differenti categorie, ovvero la mamma e il piccolo.
Fa bene alla donna perché evita che si sentano rinchiuse dentro casa, con il disagio psico-fisico che normalmente questa condizione crea e perché incentiva al dinamismo e ad un recupero di certi standard fisici presenti prima della gravidanza. Un regime di fitness senza sovvraccaricare molto prescrive sedute di massimo due ore al giorno. Con un pò di fantasia si potrebbe addirittura usare il passeggino come strumento di certi esercizi, ma tranquille niente di pericoloso per il piccolo.
In ogni cosa il neonato è la nostra priorità, quindi ogni scelta da noi presa deve tenere conto principalmente dell’incolumità del piccolo, scegliendo l’abbigliamento adatto ad ogni giornata e uscendo organizzate per tutto l’occorrente, come è normale che sia in ogni occasione. E si ogni movimento insieme al piccolo sembra un trasloco, ma l’unica cosa importante è sfruttare ogni occasione per trascorrere del tempo con lui all’aria aperta, ben organizzate per ogni evenienza e stimolate dal potere curativo che ha il sole nelle nostre vite da “grandi” e in quelle dei nostri pargoli.

Author: Luigi Manzoni

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