Il fascino dei pavimenti in cotto: ristrutturare, mantenendo l’autenticità

Il fascino dei pavimenti in cotto. Sono solo 500 anni che viene impiegata la pavimentazione in cotto per le abitazioni – e anche per gli esterni. Probabilmente, un motivo ci sarà.

Un materiale artigianale, totalmente naturale, durevole, resistente e versatile tanto da essere usato fin dal Medioevo sia nelle dimore signorili, quanto nelle case più umili, nelle pavimentazioni delle piazze e per i tetti. Giunto fino a noi invariato nella sua produzione artigianale viene usato tanto nelle nuove abitazioni che nelle ristrutturazioni.

Sia che si tratti di rustici, casali, dimore antiche, ville, ma anche appartamenti in città, ristrutturare con pavimenti in cotto è diventata una soluzione molto apprezzata e dal risultato garantito. Mettere mano a dimore di un altro tempo non è facile come possa sembrare, riuscire a conservare il loro fascino, la bellezza del tempo andato donando però freschezza e innovazione è una sfida non per tutti.

Uno degli elementi fondanti di una ristrutturazione è proprio il pavimento, per la sua estensione, per il suo forte impatto visivo è un elemento dominante di qualsiasi ambiente.

Va scelto con estrema cura e saggezza, per tre precisi motivi:

  1. accompagnerà a lungo la vita della casa, forse per sempre
  2. è fra le prime cose ad essere notate entrando in un ambiente
  3. ha un costo rilevante in una ristrutturazione

Ristrutturare con pavimenti in cotto è un investimento economico che si ripaga con il tempo, perché un pavimento tale è eterno, è di una bellezza intramontabile che con l’incedere degli anni fiorisce anziché deteriorarsi. Occorre solo ponderare bene a monte il tipo di mattonella, finitura e posa.

Innanzitutto, il colore delle mattonelle sarà diverso in base a quelle posate originariamente, il che molto dipende dalla zona in cui si trova la casa. I diversi distretti del cotto, infatti, producono tonalità differenti di mattoni in base alla tipologia di argilla che si trova localmente.

In Toscana useremo un cotto rossiccio, tipico dell’Impruneta; in Umbria uno rosato come quello di Castel Viscardo (la fornace enricopalmucci.it ne è tuttora testimone); mentre al sud Italia troveremo tonalità chiarissime di cotto. Tuttavia, la produzione di cotto naturale consente anche di ristrutturare con pavimenti in cotto nero, grigio o quasi bianco.

Le pavimentazioni a scacchiera bianca e nera hanno un fascino intramontabile e sono quasi d’obbligo nelle ristrutturazioni di alcuni palazzi e dimore.

Il formato delle piastrelle varierà in base al gusto, all’ambiente della casa in cui viene usato e al tenore dell’abitazione. Mattonelle rettangolari o quadrate, semplici, minimamente trattate, con la classica posa a spina di pesce sono idonee un po’ per tutti gli ambienti, dalla cucina, alla sala e, principalmente, per rustici e case modeste.

Mattonelle più levigate, lucidate, disposte secondo motivi geometrici ben precisi come a formare un mosaico sono tipiche dei saloni, delle dimore signorili. Un tipico esempio le mattonelle esagonali, ottagonali, a battistero o cassettonato.

Si potranno scegliere formati e pose diverse per i diversi ambienti della casa, magari suddividendo la zona giorno dalla zona notte; oppure posare un’unica pavimentazione per tutti gli ambienti donando omogeneità e un senso di maggiore ampiezza alla casa.

I trattamenti a cui possono essere sottoposte le piastrelle sia prima che dopo la posa sono numerosi e servono a preservarle nel tempo, ad evitare che si rovinino con gli sbalzi di temperatura e gli urti.

Anche per questo si usa da sempre il cotto perché è versatile, si presta bene ad essere impiegato tanto nella zona giorno, quanto nei bagni, nelle cucine e nei patii o vialetti. Scegliere di ristrutturare con i pavimenti in cotto è prendere le origini di una dimora, abbellirle, porle al centro dell’attenzione e garantire loro un futuro e un nuovo splendore.

Author: bubu7

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