Come testare l’invecchiamento dei materiali

L’impiego delle camere climatiche rende possibile testare l’invecchiamento dei materiali. Nel giro di pochi mesi di test, infatti, si concentra la vita utile del materiale su cui ci si concentra e si simula il suo invecchiamento: ciò è possibile perché vengono proposte tutte le sollecitazioni ambientali a cui sarebbe sottoposto di solito ma in un ambiente simulato. Lo scopo di questa metodologia è quello di testare i materiali ma anche di selezionarli; si ha, inoltre, l’opportunità di valutare le tecniche di assemblaggio.

Nel momento in cui si testa l’invecchiamento di un materiale tramite le camere climatiche, attraverso il procedimento noto con il nome di aging, ci si focalizza sulla sicurezza che esso è in grado di garantire, in modo particolare per ciò che concerne la possibile insorgenza di difetti o il riscontro eventuale di cadute prestazionali. In questo modo possono essere tenuti sotto controllo e monitorati i danni che potrebbero derivare da stress ambientali. I vantaggi di cui si può usufruire sono molteplici, anche sul piano del contenimento dei costi.

In una camera climatica, e più in generale in un laboratorio, i vari componenti e i diversi materiali che vengono testati possono essere qualificati e caratterizzati sul piano tecnologico in relazione alla loro efficienza nel corso del tempo e alla loro durabilità nei più diversi contesti operativi. Il settore edilizio, il settore industriale, il settore aeronautico e il settore dell’automotive sono solo alcuni degli ambiti in cui si fa affidamento sulle camere climatiche a tale scopo, specialmente quando si ha a che fare con i biomateriali.

Il vantaggio più significativo che viene garantito da questi apparecchi va individuato nella possibilità di mettere alla prova qualsiasi tipo di sollecitazione ambientale che si potrebbe verificare nel corso della vita reale: è il caso, per esempio, dell’esposizione a cicli termici, che si applica in virtù di una camera climatica con controllo di temperatura e umidità relativa. 

Ma non solo: in laboratorio possono essere effettuate anche prove accelerate di simulazione rispetto all’esposizione alla luce del sole o alla corrosione (si parla, in questo caso, di camera a nebbia salina), oltre che a cicli di gelo e di disgelo, sempre sulla base delle modalità stabilità dalle norme tecniche in vigore in materia. Le camere climatiche per l’invecchiamento dei materiali possono essere impiegate anche nel campo della trasformazione della plastica, nel settore farmaceutico e in ambito chimico, oltre che per la produzione di sensori e di semiconduttori, come visibile sul sito della Geass che commercializza camere climatiche della Tedesca Binder.

 

 

Author: SP

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