Marijuana legale: cos’è e qual è la differenza con l’erba illegale?

Il termine marijuana legale è piuttosto recente. Nel 2016 il Governo italiano con la legge numero 242 ha stabilito che la cannabis è legale se le percentuali di THC (Delta-9-tetraidrocannabinolo) sono comprese tra lo 0,2% e lo 0,6%. Entro questi limiti vendere e consumare la cosiddetta cannabis light non costituisce reato.

Attualmente per comprare erba legale basta collegarsi ad internet e cercare un weed shop certificato ed affidabile come ad esempio High on Life weed. L’azienda italiana ha concentrato le energie nella ricerca dei migliori produttori a livello europeo e garantisce un’ottima esperienza di acquisto online con consegna anonima in 24/48 ore. Basta dare uno sguardo al catalogo e alle recensioni degli utenti per rendersi conto della professionalità e della qualità del servizio offerto.

Altra caratteristica dell’erba legale è la maggiore concentrazione di CBD, uno tra gli oltre 80 cannabinoidi naturali presenti nella Cannabis Sativa che a differenza del THC non ha effetti psicotropi. Ecco la differenza principale tra marijuana legale ed erba illegale. Ma quali sono le caratteristiche di entrambe e quali gli effetti sull’organismo? Scopriamolo insieme.

Il mondo della marijuana legale: dalle infiorescenze di cannabis agli oli CBD

Come anticipato la cannabis light è caratterizzata da basse percentuali di THC ed una maggiore concentrazione di CBD. Quest’ultimo non è assolutamente nocivo per la salute e diversi studi scientifici ne hanno dimostrato gli effetti benefici. Il CBD è oggi considerato tra i rimedi naturali più potenti in natura grazie alle sue proprietà anti-infiammatorie e alla capacità di migliorare lo stato di salute di pazienti affetti da epilessia, schizofrenia, Alzheimer, depressione soltanto per citarne alcuni. Il riscontro delle persone che hanno cominciato a fare uso di CBD, anche quello dei più scettici a riguardo, è molto positivo.

Basta dare uno sguardo ai dati delle vendite online di cannabis light: nel solo mese di marzo 2020 le vendite hanno superato quelle del 2019!

I prodotti a base di CBD sono molteplici: infiorescenze di canapa light, hashish legale, oli CBD e persino tisane. Molto dipende dalle abitudini personali.

Le infiorescenze e l’hashish legale possono essere fumati come normali sigarette, con la pipa, il bong o si possono utilizzare appositi vaporizzatori per non inalare i fumi della combustione.

Gli oli invece nella maggior parte dei casi vengono assunti per via sublinguale. Quando compri marijuana legale online verifica sempre che le percentuali di THC rispettino le normative vigenti e prediligi prodotti realizzati con coltivazioni biologiche e con estrazione di CBD con l’utilizzo di anidride carbonica. In questo modo ti assicuri i prodotti migliori sul mercato, privi di pesticidi ed additivi che non sono per niente salutari.

Marijuana illegale: studi scientifici dimostrano i pericolosi effetti del THC sulla salute

Acquistare, vendere e consumare marijuana con percentuali di THC superiori allo 0,6% vuol dire in primo luogo finanziare un mercato illecito.

Tralasciando l’aspetto etico ed i problemi con la legge nei quali si potrebbe incorrere, vogliamo soffermarci sugli effetti che il THC ha sull’organismo umano. Spesso si sente dire che è “peggio fumare una sigaretta che marijuana”. Che le sostanze contenute nelle sigarette siano nocive è ormai più che risaputo ma anche il THC ha conseguenze non positive sulla salute.

In primo luogo questo cannabinoide ha effetti psicotropi ossia è in grado di alterare lo stato fisico e psichico dell’individuo. Sbalzi d’umore, alterazioni a livello percettivo, sonnolenza o al contrario disturbi del sonno sono alcuni degli effetti più comuni quando l’uso è abituale. Pur rientrando nelle cosiddette droghe leggere crea comunque dipendenza con le conseguenze che derivano (cambio di personalità, perdita di contatto con la realtà etc).

Inoltre diversi studi scientifici hanno dimostrato che alte concentrazione di THC nel corpo comportano danni al sistema ormonale (impotenza e sterilità negli uomini), ai polmoni e alle vie respiratorie.

Un recente studio presentato su Translational Psychiatry ha infine dimostrato che il consumo massiccio di THC può avere un impatto rilevante anche sul DNA (molto più forte rispetto al tabacco). Secondo Amy Osborne, ricercatrice di Università di Scienze di Canterbury che ha condotto lo studio i geni più colpiti dal THC sono quelli coinvolti nella funzione cerebrale e cardiaca.

Come è facile intuire consumare marijuana illegale non è una scelta saggia soprattutto per la propria salute.

Author: Silvia

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