Ovulazione femminile, come funziona

Rimanere incinta è sicuramente una delle esperienze più gratificanti, gioiose e felici che una donna possa mai provare in tutta la sua vita: il solo pensiero di avere nel proprio ventre una nuova vita che in circa 9 mesi verrà al mondo è in grado di provocare in ogni donna delle sensazioni uniche, irripetibili e inimitabili!
Tuttavia, questo gioioso avvenimento è possibile grazie ad un particolare lasso di tempo nel quale la donna è in grado di concepire: tale periodo è noto come ovulazione.
Di cosa si tratta, quando avviene, cosa accade e quali sono le fasi che contraddistinguono biologicamente tale lasso di tempo?
Cerchiamo di rispondere a ciascuno di questi quesiti, fornendo una breve ma dettagliata panoramica in merito all’argomento.

Ovulazione: cos’è?

Fisiologicamente parlando, l’ovulazione è quel periodo di tempo nel quale l’oocita, cellula responsabile del concepimento, si trasferisce nell’ovaia, sede vera e propria della fecondazione con gli spermatozoi maschili.
Dall’ovaia, l’oocita diventato ovulo si inserisce nella tuba uterina per raggiungere l’utero.
Oltre a quanto avviene anatomicamente, l’ovulazione corrisponde anche al periodo di tempo nel quale la donna è tipicamente più fertile, ossia ha elevate possibilità di rimanere incinta dopo il concepimento.
Quando avviene tale processo?
Di norma, l’ovulazione corrisponde al 14° giorno del ciclo mestruale, a circa metà dell’intero ciclo, segnando di fatto il periodo in cui la donna risulta essere effettivamente in grado di concepire.
Tuttavia, questo concetto potrebbe subire delle variazioni a seconda della donna: infatti, nonostante il periodo di ovulazione coincida con un determinato giorno del ciclo mestruale, in molti casi tale processo inizia anche nei giorni immediatamente precedenti al 14° giorno.
Ad ogni modo, nei successivi 14 giorni seguono l’ovulazione, la donna noterà la comparsa delle successive mestruazioni.
Tuttavia, l’ovulazione è suddivisibile in 2 periodi che coincidono esattamente con i giorni immediatamente precedenti al suo inizio e quelli immediatamente successivi alla sua fine: svisceriamo i dettagli considerando distintamente ciascun periodo.

La fase pre-ovulatoria

La fase pre-ovulatoria, della durata di circa 14 giorni, è caratterizzata dall’inizio di un fondamentale processo noto come follicogenesi: di cosa si tratta?
Sostanzialmente, la follicogenesi è un particolare processo che permette ai follicoli di assumere dimensioni importanti per poter poi liberare il proprio ovocita.
Tuttavia, tale processo include anche un ingente rilascio di ormoni che moduleranno l’ovulazione, tra i quali si annoverano le gonadotropine, responsabili delle secrezione dell’acido ialuronico.
In linea generale, durante la fase pre-ovulatoria avviene la follicogenesi, processo che potrebbe essere suddiviso in 3 fasi importanti:

  • produzione e secrezione delle gonadotropine a circa 36 ore prima dell’inizio dell’ovulazione;
  • aumento delle dimensoni del follicolo;
  • secrezione dell’acido ialuronico, il quale ha il compito di creare una sorta di agglomerato mucoso, il quale rimarrà con la cellula uovo e ricoprirà un importante ruolo nell’esito della fecondazione

Che dire, invece, della fase post-ovulatoria?

La fase post-ovulatoria

La fase post-ovulatoria, altresì nota come fase luteinica, dura 14 giorni ed è caratterizzata dalla produzione di un altro ormone di fondamentale importanza: il progesterone.
Il compito di tale ormone è quello di preparare la mucosa uterina ad ospitare la vera e propria fecondazione; tuttavia, la cellula uovo sarà in grado di essere fecondato solamente nel corso delle 12-48 ore successive, alle quali farà seguito il normale processo di degenerazione.
Inoltre, durante tale fase finale dell’ovulazione, l’ovulo viene instradato nelle tube di Falloppio, tramite le quali raggiunge l’utero aspettando un’eventuale fecondazione da parte dello spermatozoo prima di impiantarsi nelle pareti uterine.
Il follicolo, che ormai ha liberato il proprio ovulo, si trasforma in corpo luteo (processo che dà il nome alla fase post-ovulatoria), ossia una ghiandola che produrrà estrogeni e il progesterone, le quali, tramite la produzione di endometrio, prepareranno l’utero all’eventuale crescita embrionale.
Se ciò non avviene, questa ghiandola aggiuntiva viene disintegrata, assumendo la forma di tessuto cicatriziale nel corso delle mestruazioni.

Author: Eleonora

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