Compressore a pistoni: anomalie e problemi

Chi possiede un compressore a pistoni sa benissimo quanto sia importante la sua manutenzione onde incorrere in diverse problematiche: quando il suo funzionamento appare compresso, vuol dire che alla base c’è un problema che va risolto quanto prima.

Talvolta il malfunzionamento accade proprio durante il processo di produzione comportando disagi considerevoli.

Se non si ha esperienza nel settore è sempre meglio rivolgersi ad un esperto qualificato in materia di riparazioni compressori, che potrà fornire anche preziosi consigli su tutti quegli interventi di ordinaria manutenzione da attuare.

Partiamo innanzitutto col dire che la tecnologia su cui si basano tali compressori non è complessa, ma neanche troppo semplice.

Tuttavia, ci sono dei chiari segnali che possono a volte indicare l’evidenza di un’anomalia.

In alcuni casi la problematica potrebbe risiedere nella sua errata installazione.

Per scongiurare questo inconveniente, sarebbe opportuno provare a posizionare il macchinario in un altro punto: una volta collocato in un’altra area, bisogna provare a vedere se questa accortezza sia stata sufficiente per poter risolvere il dilemma.

Se il problema è di natura elettrica, allora bisognerà rivolgersi ad un professionista.

Vediamo qui di seguito i vari inconvenienti che si possono manifestare e le strategie da utilizzare per eludere il tutto.

Le cause più comuni del malfunzionamento di una compressore ad aria

1. Filtro dell’aria ostruito

A volte il macchinario funziona correttamente ma si rivela poco efficiente perché non è in grado di lasciare entrare una quantità d’aria sufficiente alla compressione.  In questo caso è consigliabile controllare il filtro dell’aria, se è molto sporco bisogna pulirlo con un aspiratore oppure in alternativa sostituirlo.

2. La cinghia scivola

Se ci si accorge che durante la messa in opera dello strumento, il rumore è divenuto più assordante e la macchina meno efficiente, vuol dire che la cinghia tende a scivolare causando questo problema. Diventa necessario staccare il macchinario dalla presa di corrente e verificare la tensione della stessa. Di tanto in tanto è consigliabile controllare questo elemento, perché se lo si trascura per lungo tempo, si rischia di danneggiare il compressore.

3. Guarnizione per piastra testa danneggiata o piastra valvole rotta

La piastra valvole è soggetta a diversi cicli di funzionamento e d’altro canto va incontro a continui sbalzi di temperatura. Se ci si rende conto che si manifesta una riduzione di flusso d’aria in uscita, questo potrebbe essere dovuto ad una valvola danneggiata. Pertanto, va sostituita con una nuova e se si necessita di assistenza allora è il caso di rivolgersi a chi di competenza per non creare ulteriori danni al tuo compressore.

4. Surriscaldamento

I motivi che portano il proprio macchinario a surriscaldarsi possono essere tanti.

Tra i più comuni, citiamo:

  • le aperture del sistema potrebbero essere bloccate, controllatele con attenzione;
  • se si posiziona il compressore in un ambiente chiuso e ristretto per ridurre la rumorosità, è molto facile imbattersi in problemi di surriscaldamento;
  • la rotazione all’avviamento potrebbe essere stata realizzata in modo sbagliato, pertanto è bene chiedere al proprio elettricista di collocarla nel modo giusto.

5. Formazione della condensa all’interno del serbatoio

Tutti i compressori producono condensa. L’aria quando entra nel compressore è umida, di conseguenza quando si raffredda all’interno del serbatoio produce condensa. Per evitare che raggiunga le linee d’aria si dovrà spurgare l’acqua dal serbatoio tutti i giorni e utilizzare al tempo stesso un separatore di condensa.

Author: Silvia

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