Invenzione e diffusione della caldaia

La caldaia è un elemento fondamentale all’interno di ogni casa anche se in molti non ne conoscono la reale origine e come si è trasformata fino a diventare l’elettrodomestico che oggi tutti possediamo.

Le prime fonti da cui attingere calore, nei tempi antichi, erano le stufe e i camini, essenziali sia per cuocere i cibi sia per riscaldare l’ambiente circostante, poi con l’avvento della macchina a vapore si possono notare le prime tracce che riconducono alla caldaia moderna.

Ripercorriamo la sua storia in modo semplice per capire e scoprire qualcosa in più su questo fondamentale elemento.

 

Come nasce la caldaia

 

I primi cenni storici della caldaia si collocano tra il XVII e XVIII secolo, essa veniva utilizzata per tingere e pulire i vestiti; purtroppo però non se ne sfruttava al massimo la potenzialità perché era stata costruita in modo che il calore combustibile si accumulasse sul fondo. Quando James Watt realizzò la macchina a vapore venne introdotta la valvola di regolazione che permetteva di utilizzare tutto il calore prodotto.

In quel periodo storico erano presenti anche dei modelli di caldaie fatte con mattoni, questo materiale però ne dimezzava l’efficienza, poiché non molto resistente al calore.

 

Un problema di sicurezza

 

Questi modelli, realizzati in maniera del tutto rudimentale, presentavano diverse problematiche sulla sicurezza dato che il materiale utilizzato, ovvero i mattoni, non era in grado di reggere a temperature elevate; con il rischio di crolli strutturali. Altro problema, non meno rilevante, che creavano le antiche caldaie, riguardava i gas di scarico che venivano inalati da coloro che le utilizzavano. Per questi ed altri motivi si rese necessario dover prendere dei provvedimenti in merito cercando delle soluzioni alternative che garantissero maggiore sicurezza agli operai.

 

Lo sviluppo 

 

Negli anni 20 si ha l’introduzione di alcuni elementi che permettevano di utilizzare efficacemente anche le caldaie con mattoni: parliamo dei tubi e delle piastrelle. Questi materiali consentivano di raffreddare il mattone in superficie facendo in modo che il calore interno non li andasse a danneggiare in modo irrimediabile.

Col passare degli anni ci furono altri cambiamenti più o meno significativi riguardanti la struttura interna eppure per arrivare al tipo di caldaia che intendiamo noi ci vollero ancora molti anni.

 

L’era moderna

 

Con l’avvento della seconda guerra mondiale si sente sempre di più la necessità di ottimizzare la funzionalità di questi elettrodomestici rendendoli più pratici e veloci e questo venne fatto con l’introduzione dei tubi ad acqua; a questi si aggiungono diverse implementazioni fino ad arrivare al modello che conosciamo e utilizziamo maggiormente oggi, ovvero le caldaie a condensazione.

Il nome di questo elettrodomestico illustra bene il suo funzionamento infatti tutto il vapore acqueo che viene prodotto e i gas di scarico subiscono un processo di condensazione per essere riutilizzati successivamente.

Questi tipi di caldaie sono davvero apprezzate perché limitano al massimo gli sprechi cercando di sfruttare il calore generato il più possibile, ciò influisce positivamente sia sull’ambiente sia sull’aspetto economico, permettendo di risparmiare qualcosa in bolletta.

 

Le diverse funzioni delle caldaie a condensazione

 

Esistono diversi tipi di caldaie a condensazione che possono essere murali oppure a basamento; anche i loro utilizzi possono essere differenti, infatti si può decidere se sfruttare questo elettrodomestico solo per il riscaldamento di casa o incrementare anche con la produzione di acqua calda sanitaria.

Un altro fattore da tenere in considerazione quando si opta per questo modello è che essa può essere integrata con altre soluzioni come collettori solari, pompe di calore, bollitori e sistemi di controllo.

Author: FA

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