Cos’è la cornea e quando è necessario il trapianto

La cornea è una membrana che ha la funzione di ricoprire la parte anteriore dell’occhio. È trasparente e funge da una sorta di lente. È proprio questa struttura che la luce incontra quando penetra nell’occhio e affronta il percorso che la porterà al cervello, dove avviene la decodifica delle immagini. Attraverso la cornea passano i raggi luminosi, che raggiungono le strutture interne dell’occhio. Il tutto si traduce con la messa a fuoco delle immagini sulla retina. A volte, per alcuni problemi, si rende necessario mettere a punto il trapianto di cornea, che consiste nel sostituire completamente o in maniera parziale una cornea che è stata resa opaca o che è stata danneggiata. Questo intervento chirurgico prende il nome di cheratoplastica. Cerchiamo di scoprirne di più su questo tipo di operazione.

Che cos’è la cheratoplastica e quando è necessaria

In questo articolo viene discusso il trapianto di cornea, quello che in gergo tecnico si chiama cheratoplastica. Esistono diverse tipologie di operazione, che si differenziano in base alla tecnica che viene utilizzata per effettuare l’intervento.

La prima tecnica è la cheratoplastica perforante. Si usa uno strumento per tagliare la cornea e poi per reimpiantarla utilizzando la cornea di un donatore.

La seconda tecnica consiste nella cheratoplastica endoteliare, che è consiste nel trapianto anche delle strutture interne della cornea stessa.

La terza tecnica infine è rappresentata dalla cheratoplastica lamellare: si tratta del trapianto degli strati esterni della cornea.

Ma quando è necessario un trapianto di cornea? Si incorre nella necessità di arrivare a questa tipologia di trapianto perché ci possono essere diverse patologie che stanno alla base di ricorrere a questo intervento.

Per esempio il cheratocono, che può provocare danni alla visione, le infezioni gravi che interessano la cornea stessa. Oppure per esempio il trapianto di cornea si può rendere necessario quando ci sono delle malattie degenerative che colpiscono la cornea o nei casi in cui si verificano delle perforazioni, come per esempio in una situazione di leucoma corneale.

Bisogna sempre considerare che il ruolo svolto da questa struttura dell’occhio è molto importante per il funzionamento della vista. Tuttavia spesso essa è soggetta ad un basso livello di autoriparazione.

Ecco perché, specialmente nel caso di patologie che vengono trascurate, possono provocare un’opacizzazione della cornea o una sua curvatura e spesso per risolvere questi problemi l’unica soluzione è quella di ricorrere al trapianto.

Come è formata la cornea

La cornea ha una superficie esterna convessa e ha una forma quasi ellittica. La sua faccia interna è concava. Il raggio di curvatura della parte anteriore è quasi uguale a quello posteriore.

Questa struttura dell’occhio è più sottile nella zona centrale rispetto a quanto misura nella zona della periferia dell’occhio.

A livello strutturale possiamo distinguere alcuni strati, che vanno dall’esterno verso l’interno. L’epitelio corneale è formato da tre tipi di cellule, basali, poligonali e superficiali piatte. Tutte queste cellule sono unite tra di loro.

Poi abbiamo la lamina di Bowman, che si trova sotto l’epitelio corneale ed è una membrana formata da fibre di collagene, priva di vere e proprie cellule.

Poi, come altri strati della cornea, troviamo lo stroma corneale e la membrana di Descemet. Il primo costituisce la maggior parte dello spessore della cornea. Qui le fibre di collagene si organizzano in diversi strati differenziandosi gli uni dagli altri. Nella membrana di Descemet abbiamo un reticolo formato da fibre di collagene.

Infine troviamo l’endotelio, che è lo strato più profondo della cornea. Questo è costituito da cellule di forma esagonale che si chiamano mitocondri. Il ruolo dell’endotelio è molto importante, perché svolge una funzione essenziale nel mantenere la trasparenza e il trofismo della cornea stessa.

Author: pamela

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