Disturbo di linguaggio: quando il tuo bambino non parla

I Disturbi del Linguaggio sono un’area piuttosto vasta dei disturbi della comunicazione. Riguardano i bambini e, spesso, preoccupano moltissimi genitori. In questi disturbi, vi sono due capacità che vengono colpite: la più nota è la produzione linguistica, che può essere del tutto assente oppure lenta, errata e difficoltosa, l’altra è la comprensione del linguaggio, che può manifestare le stesse caratteristiche della precedente abilità. 

Questi disturbi si palesano di solito in età prescolare ed è molto importante identificarli subito, prima che vadano ad inficiare l’apprendimento delle materie scolastiche, apprendimento che alla scuola primaria deve essere ben eseguito, cosicché possa fungere da base per le conoscenze future.

Come accorgersi di un disturbo di linguaggio

Accorgersi della presenza di un disturbo di linguaggio non è cosa facile, soprattutto per i genitori. Per questo è importante ascoltare il parere di un esperto della comunicazione, quale il logopedista, che valuterà la performance linguistica del bambino dopo una sua attenta osservazione e l’esecuzione di alcuni test, calibrati sull’età del piccolo e del tutto adeguati alle sue capacità.

Ma quando si deve portare il bambino dal logopedista? Prima di chiedere una valutazione dello specialista, occorre che siano esclusi deficit uditivi, neurologici e organici. Escluse queste situazioni, è il caso di richiedere l’intervento del professionista quando:

  • Il bimbo emette dei suoni in modo atipico o errato, per esempio utilizza il suono “t” in più occasioni del dovuto, oppure nelle situazioni in cui alcuni suoni non vengano proprio omessi;
  • Il bimbo utilizza una morfosintassi atipica e non conforme a quella utilizzata in famiglia e negli altri ambienti da lui frequentati, quindi, nelle situazioni in cui il piccolo confonda maschile e femminile o mischi singolare e plurale;
  • Il bimbo dimostra delle difficoltà nella memorizzazione di parole nuove, che dovrebbero far parte del vocabolario di un soggetto della sua età;
  • Il bimbo fatica a comprendere frasi costruite su un costrutto sintattico complesso o ad eseguire le richieste che gli vengono poste.

Il trattamento dei disturbi del linguaggio: si guarisce?

Il trattamento del disturbo del linguaggio è differente a seconda del caso specifico costituito dal singolo bambino; comunque, tutti i trattamenti comprendono degli obiettivi a breve, a medio e a lungo termine, il cui raggiungimento indica il corretto funzionamento del trattamento e viene valutato e monitorato da logopedista. 

Il logopedista determinerà in autonomia l’aspetto del linguaggio su cui svolgere il lavoro riabilitativo, che potrà quindi essere indirizzato all’aspetto fonetico, relativo al suono delle lettere, fonologico, relativo alla combinazione dei suoni, lessicale, relativo all’apprendimento dei vocaboli, morfosintattico, relativo alle regole grammaticali e sintattiche della lingua, o pragmatico, relativo cioè all’utilizzo in pratica delle conoscenze teoriche acquisite.La maggior parte dei quadri di disturbi di linguaggio si risolve dopo un buon trattamento logopedico, le situazioni di semplice ritardo di linguaggio, invece, si risolvono spontaneamente in alcuni casi. Tuttavia, è importante l’intervento del logopedista poiché questi impedisce che il disturbo evolva, infatti i disturbi del linguaggio evolvono naturalmente in disturbi dell’apprendimento, più debilitanti a livello scolastico.

Author: Silvia

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