Guida all’autismo, come riconoscerlo e conviverci

Come sappiamo l’autismo consiste in un disturbo dello spettro autistico che si esprime attraverso delle alterazioni neurologiche nella fase dello sviluppo. In genere i problemi sono legati alla difficoltà di esprimersi attraverso il linguaggio, difficoltà a creare dei rapporti ma soprattutto di interagire con le altre persone.

Come individuare segnali di autismo e effettuare una diagnosi corretta

Diversi sono sintomi che si possono presentare, i più frequenti sono:

  • chiusura sociale, ovvero il bambino non crea nessun rapporto con gli altri in generale;
  • chiusura affettiva, ovvero al tendenza a non creare legami emotivi con nessuno, non riuscendo a dimostrare le proprie emozioni;
  • problemi legati al linguaggio, che vengono identificati attraverso un lessico ed un vocabolario ristretto e talvolta l’utilizzo di parole inesatte. Questo problema è la conseguenza di una difficoltà a livello cognitivo delle forme di comunicazione;
  • comportamenti ripetitivi, che interessano gesti e azioni che se cercate di interrompere incontrano una forte opposizione del soggetto;
  • movimenti scoordinati, il bambino non presta attenzione agli oggetti che lo circondano;
  • difficoltà di comprensione verbale, identificata attraverso la difficoltà a comprendere parole e gesti degli altri nei suoi confronti;
  • assenza di comunicazione visiva o verbale. Il bambino evita lo guardo altrui e non rivolge alcuna parola a chi ha davanti rintanandosi nei propri pensieri.

Ad ogni sintomo corrisponde un’esatta diagnosi. Basta uno solo dei precedenti fattori per poter pensare ad un caso di autismo e non devono comparire tutti insieme. Una volta che si presentano queste circostanze, allora è bene procedere con i test diagnostici effettuati da specialisti.

Come capire se un bambino è autistico con i test diagnostici

Per effettuare una diagnosi i medici esperti in questo settore utilizzano alcuni metodi osservativi e dunque non bisogna sottoporre il bambino a TAC o altre procedure del genere.

I test per l’autismo consistono nel sottoporre il bambino che si presume abbia questo disturbo, situazioni della vita quotidiana, così da osservarlo.

Questi vengono chiamati:

  • ADOS-2, Autism Diagnostic Observation Shedule-2nd Edition, che consiste nell’osservazione del bambino mentre gioca;
  • ADI-R, Autism Diagnostic Interview-Revised, che prevede un dialogo tra genitori del bambino e medico.

In che modo si può convivere con l’autismo e aiutare i soggetti che ne sono affetti

Spesso il nervosismo dei genitori può non essere d’aiuto e perciò bisogna avere pazienza e mantenere sempre la calma, altrimenti si rischia che la situazione del bambino possa peggiorare.

Per poter rendere la vita del bambino meno pesante e aiutarlo a combattere questo disturbo è bene seguire alcuni consigli che tutti gli specialisti danno, da fare con la loro collaborazione:

  • utilizzare sempre delle immagini per migliorare la comunicazione con il bambino. Avvicinare dunque all’uso delle parole e a determinate azioni anche delle immagini, magari se si sta andando a fare la spesa si può disegnare le cose da acquistare o stilare la lista della spesa;
  • insegnare quali regole bisogna rispettare, in quanto il bambino vivendo in un mondo tutto suo ignora qualsiasi tipo di formalità. il genitore ha il compito quindi di illustrare se necessario cosa si può o non fare quando si è con gli altri ma anche all’interno delle mura domestiche;
  • dare dei piccoli riconoscimenti quando il bambino fa la cosa giusta, così da fargli capire che se si comporta in un determinato modo può ricevere magari il suo giocattolo preferito, un libro o altro;
  • insegnare quali sono le azioni abitudinarie come ad esempio alzarsi la mattina e lavarsi i denti prima di scendere, vestirsi, mangiare ad un determinato orario e molto altro ancora.

Rispettando queste piccole regole, il genitore può aiutare considerevolmente il suo bambino affetto da disturbi autistici. Mantenere sempre la casa in ordine, restare sempre in compagnia del bambino e non lasciarlo mai da solo è fondamentale per poter rendere migliore la sua vita.

Author: Eleonora

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