Rimedi efficaci per un pene storto

Il pene storto o ricurvo è una problematica che può creare molto disagio, in primis per via dell’aspetto estetico, in quanto risulta decisamente più brutto da vedere rispetto ad un pene dritto.
Tuttavia esistono diversi rimedi per un pene storto, in grado di correggere questo difetto e tornare finalmente a sentirsi a proprio agio con sè stessi e davanti alla partner.

Le cause del pene storto

Un pene può essere storto, in quanto è composto da tre camere circolari e una di esse può essere più o meno corta rispetto alle altre per due motivazioni principali: il primo può riguardare la genetica, mentre il secondo una masturbazione effettuata in maniera errata.
Se durante l’atto viene portata eccessiva pressione verso una parte, con il passare del tempo il pene potrà incurvarsi.
Esistono inoltre altri fattori che causano la curvatura del bene, basti pensare ad una flessione eccessivamente brusca dell’organo durante l’atto sessuale oppure, più raramente, a seguito di un incidente automobilistico o di un trauma sportivo che abbia coinvolto la zona del bacino.
Fortunatamente, il tanto odiato difetto estetico di solito non penalizza le prestazioni sessuali e la fertilità dell’uomo.
Oltre il 30% della popolazione mondiale maschile soffre di questo problema.
Tuttavia questo difetto ha un grande vantaggio, ossia la possibilità di stimolare maggiormente le zone erogene femminili come il punto G, che risulta difficilmente raggiungibile con un pene dalla forma regolare.
Insomma non tutti i mali vengono per nuocere.

Pene storto e malattie

Il pene storto non deve però essere sottovalutato, specialmente se si manifestano i seguenti sintomi:

  • erezione dolorosa o durante la penetrazione, accompagnate da una curvatura maggiormente accentuata. Questa malattia prende il nome di IPP (Induratio penis plastica) o La Peyronie;
  • presenza di un noduli duri composti da calcio o di una zona indurita sulla curva del pene, la quale tende a formarsi in età adultà (45-65 anni).
    Tale curvatura, conosciuta con il nome di fibrosi, impedisce al tessuto della zona colpita di distendersi normalmente causando dunque tale disagio.

In presenza di queste anomalie è bene consultare quanto prima un urologo, il quale saprà prescrivere la cura più adatta.
Evitare le cure fai da te che potrebbero rivelarsi nulle o addirittura acuire il problema.
Ma non è tutto: il pene può diventare ricurvo anche a seguito del diabete mellito o del post-priapismo, poiché tali patologie compromettono la circolazione sanguigna di quella zona.

Pene ricurvo rimedi

Uno dei segreti più efficaci per porre rimedio al pene storto è senza dubbio la tempestività di intervento; l’ideale sarebbe correre ai ripari entro i primi sei mesi, periodo durante il quale la problematica non si è ancora del tutto stabilizzata.
Nei casi di fibrosi, può tornare decisamente utile l’iniezione di un apposito farmaco volto a sciogliere l’indurimento, il quale è a base di collagenasi.
Se invece si prova dolore durante il rapporto sessuale, sono perfetti la ionoforesi e il laser, che in due cicli da dieci sedute ciascuna lo fanno scomparire del tutto.
Purtroppo la maggioranza dei pazienti si rivolge al medico troppo tardi, quando l’unico rimedio efficace è la chirurgia plastica.
Se il pene storto ha una curvatura sotto i 60°, l’intervento sarà poco invasivo, in quanto verrà eseguita una semplice corporoplastica.
Quest’ultima prevede l’incisione dello strato che avvolge la corporatura del pene, la tunica albuginea, per consentire l’asportazione della placca.
L’intervento dura circa un’ora e viene eserguito in day hospital con anestesia spinale o generale.
Si può tornare alla regolare attività sessuale dopo sei settimane.
Nei casi più gravi occorre un’operazione ben più complessa e lunga; in questo caso sarà lo specialista a valutare la situazione.
Spesso e volentieri si sente parlare del trapianto di pene ma, essendo decisamente rischioso, viene preso in considerazione solo nelle circostanze in cui è davvero necessario, per esempio gravi incidenti o patologie per le quali è stata necessaria l’asportazione dell’organo.
La durata del trapianto del pene richiede molte ore e l’intervento di un’equipe composta da chirurghi plastici, urologi e vascolari.
Inoltre è doveroso specificare che non è sempre facile trovare un donatore compatibile e il benestare della sua famiglia.
Gli altri aspetti negativi sono l’elevata probabilità di rigetto da parte dell’organismo e i numerosi risvolti psico-fisici del paziente.
Insomma, non deve essere preso assolutamente sotto gamba, ma valutato con moltissimo criterio e con il supporto di un urologo esperto.

Esercizi pene ricurvo

Gli esercizi per raddrizzare il pene storto rappresentano un’ottima soluzione, grazie alla quale è possibile sia correggere tale difetto, sia allungarlo di qualche centimetro.
Sono un’autentica palestra per l’organo maschile, in quanto ne migliorano la forma e le prestazioni.
Qui sotto viene riportato qualche esempio, ma ricordare di lubrificare sempre l’asta prima di iniziare la sessione di allenamento e di non esagerare con la compressione per evitare lesioni:

  • mettersi in piedi, inspirare, prendere il pene dalla base del glande con il pollie e l’indice a mò di cerchio e tendere per due secondi.
    Espirare, riportarlo alla posizione di partenza e far riposare per due secondi.
    Eseguire dieci/venti ripetizioni.
    Nota bene: per ottenere il massimo dei risultati, fare in modo che l’erezione sia inferiore al 40%;
  • mettersi seduti o in piedi, prendere il pene con il pollice e l’indice a mò di cerchio e farli scorrere lungo tutta l’asta del pene.
    Quando si raggiunge la base, ripartire con l’altra mano.
    Eseguire dieci ripetizioni, avendo cura che l’erezione non superi l’80%;
  • mettersi in piedi o seduti, prendere il pene alla base con il pollice e l’indice a cerchio e scorrere con la mano libera per tutta l’asta e piegandola verso il basso.
    Ripetere per dieci-venti volte e accertarsi che l’erezione non sia superiore all’80%;
  • seduti o in piedi, stringere con una mano la base del membro per un paio di secondi e rilasciare.
    Effettuare dieci o venti ripetizioni a pene eretto al 100%;
  • formare un cerchio con il pollice e l’indice e prendere la base del pene, scorrere con la mano libera per tutta l’asta, avendo l’accortezza di piegarla in senso opposto alla curva.
    Ripetere per dieci-venti volte.
    Per questo esercizio il pene deve essere eretto per il 60-80% e si può stare sia in piedi che seduti;
  • con la solita posizione a cerchio dell’indice e del pollice, avvolgere la base del pene e con l’aiuto dell’altra mano, avvolgere l’asta formando un pugno.
    Stringere per un paio di secondi e rilasciare.
    Sono necessarie dieci o venti ripetizioni ed un grado di erezione non superiore all’80%;
  • formare un cerchio alla base del pene con il pollice e l’indice e fare lo stesso con l’altra mano, ma in quest’ultimo caso collocarla poco sopra la prima.
    Far scorrere le mani fino alla base del grande e stringere senza esagerare, tornare nella posizione iniziale e ripetere per dieci/venti volte.
    Per una corretta esecuzione dell’esercizio, il grado di erezione del membro non deve superare il 50-75%.

Author: gianluca

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