Cessione del quinto per pensionati: come richiederla e quali sono le tempistiche

La cessione del quinto è una delle formule per il prestito più sottovalutate. Non certo perché le persone non lo vogliono richiedere (se fossero informate sul serio) ma perché i requisiti sono abbastanza stringenti e il motivo lo capirai continuando la lettura. 

In questo approfondimento, ci dedicheremo a una categoria particolare di persone: i pensionati. Sì, perché anche i pensionati possono accedere alla cessione del quinto. Ecco come.

La cessione del quinto: cos’è

La cessione del quinto per i pensionati è leggermente diversa rispetto a quella per i lavoratori. Prima di cimentarci nel dettaglio, facciamo un piccolo riepilogo su che cos’è questa forma di finanziamento. Praticamente, è dedicata ai lavoratori con contratto a tempo indeterminato presso la Pubblica Amministrazione (oltre che ai pensionati ovviamente) e, ogni mese, dalla busta paga verrà detratto il 20% come saldo mensile della rata.

Anche se dovessi essere un libero professionista ricco e affermato, non potrai accedere alla cessione del quinto perché è un prestito dedicato solo a chi è lavoratore dipendente/pensionato. Se sei un subordinato presso un’azienda privata, potresti avere dei problemi perché c’è sempre il rischio di licenziamento o di cassa integrazione.

La cessione del quinto per i pensionati

Se ti stai chiedendo perché ci stiamo soffermando sui pensionati, sappi che ci sono intere aree del paese dove questa categoria di persone supera quella dei lavoratori. Come potrà reggere un sistema del genere non si sa, ma non è questo il punto. Di seguito troverai tutte le peculiarità:

  • La pensione come lo stipendio pubblico. La pensione, così come lo stipendio pubblico, è fissa. Nessuno potrà togliertela. E questa è una garanzia enorme per gli enti creditori che sono ben disposti a concedere questa forma di prestito.
  • Limite d’età. Ovviamente, più avanti sei con l’età e più c’è il rischio che la tua vita terrena finisca. Proprio per questo motivo, gli enti pongono dei limiti anagrafici molto stringenti: di solito, non si deve superare la soglia dei 75 anni. Alcuni considerano questa soglia come il termine per poter chiedere un prestito e altri, invece, come un termine entro cui il prestito deve essere saldato (ad esempio, se hai 65 anni, massimo in un decennio devi estinguere la cessione del quinto).
  • Polizza assicurativa. In moltissimi casi è obbligatoria. Se sei un pensionato, proprio per evitare problemi di sorta, dovrai stipulare un’assicurazione, a un prezzo maggiorato. In caso di problemi, sarà l’assicurazione a saldare il tutto.

In ogni caso, però, su internet è possibile trovare la guida completa alla cessione del quinto inps, che spiega come calcolare la rata con degli esempi pratici e molto intuitivi.

Come i pensionati possono richiedere la cessione del quinto

Per richiedere la cessione del quinto, l’operazione è molto semplice. Innanzitutto, come per tutte le prassi burocratiche, c’è bisogno di un documento di riconoscimento in corso di validità e il codice fiscale.

Inoltre, bisogna recarsi all’INPS per chiedere la comunicazione di cedibilità della pensione. Praticamente, si tratta, in via ufficiale, dell’ammontare massimo che può essere la rata.

A questo punto, mancano solo altri tre documenti: il cosiddetto modello ObisM – che praticamente consiste nel tuo ‘storico pensionistico’, gli ultimi due cedolini della pensione e il Cud. 

Ti consigliamo, comunque, prima di recarti in banca o presso qualsiasi ente che eroga i finanziamenti, di prepararti prima i documenti in modo da avere più tempo a disposizione sia per riflettere sui tassi sia per non fare, poi, avanti e indietro.

Le tempistiche

Concludiamo questa piccola guida con il tema delle tempistiche, molto caro soprattutto per chi ha bisogno di liquidità immediata. In questo caso, i tempi possono essere veloci o lunghi. A seconda delle garanzie che porti. Nel senso che, se sai già quali documenti portati e vai in sede ‘preparato’, allora nel giro di una settimana dovresti già avere i soldi.

Di solito, gli enti impiegano circa 48 ore lavorative per controllare la veridicità delle tue informazioni. Successivamente, si attiva l’erogazione che, poi, avverrà nel giro di poco tempo.

Anche perché, di questi tempi, avere un cliente dal reddito fisso, statale e senza alcun problema non è cosa da poco. Quindi, salvo casi particolari, difficilmente potrai avere problemi in tal senso. 

Author: lucaesperto

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