Collezionismo digitale, scopriamo in cosa consiste

La presenza costante dell’utenza sulle piattaforme online sta incrementando l’attenzione verso una digitalizzazione non solo lavorativa ma anche di natura diversa. Negli ultimi mesi i termini NFT e collezionismo digitale stanno invogliando sempre più persone nell’indagare in profondità su una tematica estremamente controversa ma di assoluto fascino. Nelle prossime righe si analizzerà questo argomento, cercando di focalizzare lo sguardo verso le potenzialità e le piattaforme di riferimento.

Reale e digitale

Prima di introdurre argomentazioni inerenti a tale argomento è essenziale comprendere la differenza tra un contenuto reale e uno digitale. Affinché si possa determinare il valore di un’opera reale è necessario che questa possegga un principio di unicità, cioè capace di conferire un valore economico e un grado di esclusività.

Un esempio concreto di collezionismo reale è identificabile con la Gioconda di Leonardo Da Vinci, questa opera assume un valore economico altissimo data la sua unicità e autenticità. Esistono in commercio repliche identiche della stessa opera ma nessuna ha il valore di quella originale a causa di una non autenticità. Tale ragionamento viene ad applicarsi anche al mondo digitale, quest’ultimo necessariamente vincolato da un’infinità di contenuti. Ogni opera digitale ha una sua unicità e autenticità ma come è facile dedurre non vi sono vincoli che ne certificano tali caratteristiche, o almeno fino a poco tempo fa.

Certificazione NFT

Affinché si possa dare un valore a un’opera, contenuto o immagine digitale, è stata introdotta la certificazione NFT. Acronimo di Non-Fungible Token rappresenta un attestato che identifica l’originalità e l’autenticità di un contenuto digitale. Come per la Gioconda di Leonardo Da Vinci anche i contenuti digitali ora possono contare su un punto fermo che stabilisca l’unicità del contenuto virtuale e dia merito all’autore di averla creata e ideata per prima. L’NFT nasce dall’esigenza di, oltre tutelare coloro che hanno ideato il contenuto, di poter determinare un valore economico del contenuto stesso. Se da un punto di vista tecnico la Gioconda assume un valore economico in base alla sua autenticità, nello stesso modo i contenuti digitali, a seconda della loro importanza, ne assumono un altro.

Blockchain

Ma chi o cosa determina la certificazione NFT? Internet non è sicuramente un mezzo attraverso la quale è possibile vincolarsi facilmente e affinché si potesse avere la massima sicurezza e decentralizzazione dell’NFT il garante di tale autenticità è la Blockchain.

La Blockchain non è altro che un registro digitale decentralizzato capace di contenere in ordine cronologico informazioni provenienti da internet, creando una catena di blocchi atto a determinare informazioni specifiche.

L’NFT è quindi custodito all’interno della Blockchain con cui è possibile dare un valore economico ai contenuti digitali ed essere sicuri della paternità degli stessi.

Dal contenuto digitale alla raccolta digitale

La doverosa disamina dell’NFT e della Blockchain porta il ragionamento al tema principale dell’articolo. Come un’opera d’arte è soggetta al desiderio dei collezionisti, anche le opere digitali stanno subendo lo stesso fascino. Più il contenuto virtuale è autentico e più avrà un valore economico alto.

Sempre più utenti si legano a immagini, MEME, video ecc. e vogliono possedere il contenuto originale, cioè ideato e prodotto dall’autore. Tale dinamica, oltre a incrementare il costo di un determinato contenuto, apre a un mondo tutto nuovo come quello dell’argomento di oggi. Se la reperibilità di uno specifico documento, file, immagine digitale fino a pochi anni fa fosse vincolata solo alla replicabilità dello stesso, attualmente si è determinati nel cercare proprio il file originale, dandogli concretamente un’importanza e un prezzo maggiore. La garanzia della Blockchain, quest’ultima molto popolare grazie alle criptovalute, sta invogliando sempre più utenti nell’acquistare prodotti digitali che possano incrementare il loro valore nel tempo.

Come acquistare opere digitali: marketplace

I contenuti digitali basano la loro capacità di acquisto sui marketplace dedicati, essendo questi vincolati dalla Blockchain necessitano di un Wallet di criptovalute per poter vendere e acquistare beni digitali. Sul web esistono diversi marketplace dove poter vendere e acquistare contenuti digitali, proprio come i più celebri eBay e Amazon, si possono scegliere i contenuti preferiti e acquistarli per collezionismo. Il ragionamento vale anche per la vendita, grazie all’NFT e alla Blockchain si possono mettere in vendita i propri contenuti originali e avere la certezza che siano autentici.

Il valore di un contenuto digitale

Affinché si possa parlare di collezionismo è essenziale che un elemento, sia esso digitale o reale, abbia un valore economico ben definito. Ma qual è il valore di un contenuto digitale? Come per il collezionismo reale, anche quello digitale basa le sue potenzialità in due principali caratteristiche: opera e rapporto domanda-offerta.

Opera: ogni opera, digitale o reale, è diversa da un’altra e determina dei parametri oggettivi sulla qualità e su specifiche proprietà. Non tutte le opere digitali hanno lo stesso valore economico poiché alcune sono semplicemente migliori di altre. In molti casi l’importanza di un contenuto digitale è determinata dal suo autore, magari di grande livello internazionale o estremamente popolare.

Rapporto domanda-offerta: l’utilizzo della Blockchain, oltre a determinare l’autenticità di uno specifico prodotto digitale, si presta al classico meccanismo di domanda e offerta dei mercati tradizionali. Più sarà alta la domanda e maggiore diventerà il costo dell’opera originale. Le fluttuazioni del “mercato” online sono sicuramente una componente a cui stare attenti, i contenuti digitali sono molto più aleatori di quelli in borsa.

Conclusioni

La vendita e la conseguente collezionabilità di opere digitali sono ormai una realtà, grazie all’NFT e alla Blockchain è possibile acquistare e vendere sui marketplace di riferimento i contenuti digitali più desiderati. Dal più banale MEME alle immagini più interessanti, arrivando ai Bitmonds (diamanti digitali) che aprono un mondo tutto nuovo verso un collezionismo che mira più al guadagno che alla passione in sé.

Author: Eleonora

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