La mia notte di fuoco

L’incontro

Come ogni anno, avevo prenotato le mie vacanze, in un alberghetto con vista mare; ero andata lì da sola per ritrovare me stessa dopo la fine della storia col mio ultimo compagno: relax e spensieratezza erano le parole d’ordine per quei giorni.
Ogni mattina mi mettevo il costume e infilavo il pareo per percorrere il breve tragitto dall’albergo alla spiaggia: prendevo la sdraio, un drink e mi leggevo dei racconti erotici da spiaggia sotto il bel sole d’agosto.
La cameriera che di solito veniva a portarmi il drink aveva i capelli corti ben curati, un fisico delineato e molti tatuaggi in vista: spesso coglievo in lei uno sguardo ammiccante ma non ci avevo mai dato troppo peso, la consideravo gentile.
Ogniqualvolta avessi bisogno di Jenny, come scoprii che si chiamasse, lei veniva verso di me con passo marziale e con una soluzione immediata da propormi: se fosse stata un ragazzo, pensai, avrei cercato di sedurlo.

L’avance

Mancavano pochi giorni alla fine del mio soggiorno e al mio rientro. Nessuna occasione piccante, come quelle che leggevo nei racconti erotici spiaggia di raccontierotici24.it, si era profilata e stavo seduta al fresco del tetto di palme del bar mentre mi sorseggiavo una batida de coco, col broncio; gli occhiali da sole mi impedirono di vedere che Jenny si fosse avvicinata, così quando me ne accorsi sussultai.
Quando sentii la sua mano sul fianco, mi irrigidii ancora di più: -” Ciao Greta: ho appena finito il turno e mi chiedevo se ti andasse di fare un giro con la moto”- mi chiese. Ero rimasta del tutto sorpresa da quell’invito ma dopo un breve ragionamento pensai che sarebbe stato grandioso, così accettai.
La spiaggia al tramonto era uno spettacolo fantastico, con sfumature che in città difficilmente si potevano cogliere: il vento mi scompigliava i capelli e la sensazione di volare sopra quel gioiellino mi dava un’euforia incredibile; Jenny fece un bel giro e a tratti aumentò per farmi sentire l’ebbrezza della velocità: io mi sentivo su di giri. Quando mi riaccompagnò in albergo, non riuscivo a smettere di ridere e sentivo la testa sottosopra: ancora una volta non la vidi arrivare e sentii le sue labbra premere sulle mie.
Non me l’aspettavo o forse sì ma in un attimo mi lasciai trasportare dalla situazione: salimmo in camera che mi sentivo come ubriaca, non sapendo bene se la sensazione fosse dovuta al giro in moto o a quella pazzesca avventura che stavo vivendo: ciò che importava è che fossi completamente eccitata e volevo provare quella ragazza tra le mie lenzuola.
Baciava in maniera appassionata e incominciai a sentire la sua lingua dappertutto: dietro l’orecchio, sul collo, sul petto prima che passasse a stuzzicarmi i capezzoli con fare delicato ma anche molto deciso. Le sue mani percorrevano tutto il mio corpo, così come la lingua: non avevo mai toccato il seno di un’altra donna, prima di allora e il suo mi apparve subito morbidissimo e dalla consistenza perfetta.
Tra l’aria calda che entrava dalla finestra spalancata, la sentii entrare dentro di me e godetti dei movimenti delle sue dita: raggiunsi il primo orgasmo grazie al tocco vellutato della sua lingua e proseguimmo per tutta la notte.
Ricordo con passione e nostalgia la mia prima avventura con una donna, rimasta ineguagliata negli anni.

Author: Redazione

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