Riciclo rifiuti speciali: come avviene

I rifiuti speciali sono i materiali di scarto che aziende e industrie producono su base giornaliera.

Sono considerati tali, ad esempio, i rifiuti prodotti da attività agricole o dall’industria siderurgica e farmaceutica.

Tali materiali sono classificati come pericolosi, e per questo motivo devono essere trattati in maniera differente dalla norma.

Si aggiungono alla lista inoltre gli scarti di lavorazione industriale o i veicoli obsoleti, composti da un materiale inquinante che verrà di conseguenza trattato in maniera differente.

Nonostante risulti sorprendente, molti oggetti che fanno parte della nostra quotidianità devono essere trattati allo stesso modo.

Ne sono un esempio le pile esaurite e l’olio per la frittura, ma anche un vecchio computer o elettrodomestici ormai datati.

 

UN RICICLO DIFFERENTE

 

I rifiuti speciali, a causa della loro potenziale natura nociva, devono essere smaltiti in maniera differente rispetto ai rifiuti solidi urbani (RSU) per ridurre l’inquinamento ambientale che ne deriva, e per minimizzare l’impatto sulle attività circostanti.

prezzi trasporto rifiutiQuesta tipologia di rifiuti richiede quindi un’attenzione speciale, in primis uno stretto controllo durante tutto il processo, dalla raccolta allo smaltimento rifiuti speciali pericolosi.

È importante notare che a differenza dei rifiuti urbani, lo smaltimento dei rifiuti speciali è gestito da aziende private, e non rientra nel dominio della pubblica amministrazione.

Verrà quindi gestito in maniera totalmente differente, creando un rapporto fra due parti: da un lato i produttori di rifiuti speciali, dall’altro i fornitori di servizi.

Se i primi sono i responsabili della creazione di materiali da smaltire, i secondi si occupano dell’intero ciclo fino allo smaltimento dei rifiuti speciali.

 

LE FASI DEL RICICLO

 

Il riciclo dei rifiuti speciali ha origine nel momento della produzione degli stessi.

Una volta effettuate le analisi per dividerli e catalogarli nella maniera corretta, i rifiuti vengono portati in un deposito temporaneo in attesa di essere stoccati, etichettati, e successivamente smaltiti.

Le normative che riguardano tali depositi sono molto rigide: è necessario infatti prevenire in ogni maniera la possibile dispersione di sostanze pericolose nell’ambiente circostante.

I rifiuti vengono trasportati in appositi colli, e presentano sull’etichetta la provenienza, il tipo di attività dell’azienda di origine, e il tipo di rifiuto generato.

Queste informazioni vengono veicolate attraverso un apposito codice, il codice CER (Codice Europeo Rifiuti), stampato ben in vista sull’etichetta insieme a eventuali segnali di pericolo.

I materiali vengono quindi divisi a seconda delle proprie caratteristiche, allo scopo di effettuare un adeguato smaltimento.

L’azienda che li produce può inviarli agli appositi impianti ogni tre mesi, oppure entro un anno dalla produzione degli stessi.

Quest’ultima opzione può essere effettuata solo nel caso di una quantità minore a 30 metri cubi di rifiuti speciali.

I rifiuti vengono infine smaltiti nelle apposite strutture, ponendo fine a un possibile danno per noi e per l’ambiente che ci circonda.

Author: Eleonora

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