Tennis tavolo: regole e assegnazione punti

Il tennis da tavolo risulta essere uno sport molto complesso, che richiede velocità, riflessi e capacità di indirizzare la pallina dall’altro lato del campo, in modo naturalmente preciso. Quello che risulta essere uno sport considerato come derivato del tennis ha acquisito, nel corso degli anni, un’identità molto forte, che ha portato questo stesso ad essere performato in maniera ottimale, soprattutto a livello professionistico; se oggi si tende ad associare il dominio del ping pong allo sport asiatico, anche gli europei riescono a performare perfettamente nell’ambito di questa disciplina, grazie ad un estro e ad una grande qualità che non può essere assolutamente sottovalutata. Ma quali sono le regole del gioco del tennis da tavolo e come è determinata l’assegnazione dei punti nel ping pong? Ecco tutto ciò che c’è da sapere circa il minuzioso regolamento dello sport. 

Regole del tennis tavolo 

Il complesso regolamento del tennis da tavolo si basa su una serie di regole che devono essere rispettate dai due giocatori, e che portano i match e le competizioni ad essere determinate in maniera quanto più possibile decisiva. I due giocatori si dispongono ai due lati corti del tavolo, l’uno di fronte all’altro, e si affrontano cercando di fare punto attraverso i propri colpi. Il punto nel ping pong è determinato dal doppio rimbalzo di una pallina sul lato del campo dell’avversario o dall’impossibilità, da parte dell’avversario stesso, di colpire la pallina. 

Tra le regole che devono essere rispettate, molte riguardano il servizio da realizzare. Per quanto riguarda il servizio, questo stesso va realizzato, nell’ambito del professionismo, in modo che la pallina venga colpita perpendicolarmente al movimento del polso del tennista, e allo stesso tempo non può raggiungere, con la sua racchetta, una particolare elevazione. Accanto alla complessità del servizio, altre regole riguardano i possibili falli che vengono fischiati nel gioco del ping pong. I falli, intesi non come infrazioni da parte dei giocatori ma come errori da non commettere, sussistono nel caso in cui il giocatore o la sua racchetta colpiscano la rete, nel caso in cui la mano libera, ovvero quella che non impugna la racchetta, tocchi il tavolo. E ancora, si fischia un fallo anche se il giocatore tocca inavvertitamente il tavolo da gioco o nel caso in cui la pallina sia colpita da una parte del corpo del giocatore o diversa dalla racchetta, come la mano, un dito o il polso.

Assegnazione dei punti nel ping pong

Per quanto riguarda l’assegnazione dei punti nel ping pong, anche questa risiede in una serie specifica di regole devono essere assolutamente rispettate soprattutto nell’ambito del professionismo. Innanzitutto, per la conclusione di un match, c’è bisogno della vittoria di più set, il quali sono strutturati con un numero massimo di 11 punti, che aumentano nel caso di parità a 10 dei due giocatori. Ogni turno di servizio ha una durata di 2 battute da parte di un giocatore, che poi passa il servizio stesso al suo avversario dopo aver effettuato le sopraccitate. Un giocatore ottiene un punto nel caso in cui l’avversario effetti un colpo non valido, come nel caso di una battuta irregolare o di infrazioni commesse nei confronti del tavolo da gioco o della pallina

E ancora, si ottiene un punto quando il giocatore colpisce la rete con la sua pallina, quando manca la stessa in fase di rinvio, quando colpisce la pallina spedendo la fuori dal tavolo o non riesce ad assicurare il primo rimbalzo sul campo avversario del tavolo da ping pong. In fine, si ottiene un punto anche nel caso in cui la pallina – colpita dall’avversario – rimbalzi sul suo campo di gioco, a meno che non si sia in fase di servizio, o rimbalzi due volte nel campo avversario. È consentito, a livello professionistico, colpire la pallina senza che essa abbia rimbalzato sul proprio campo almeno una volta, a patto che il colpo sia eseguito con la mano all’interno del perimetro del tavolo.

Author: pamela

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